MARISOL - MENTORING SCHOOL
"ONE-TO-ONE"
SOCIOLOGIA PENITENZIARIA E RIEDUCAZIONE.
Carcerazione: Negazione del sé e Infantilizzazione.
PRESENTAZIONE
Il corso mira a offrire una panoramica generale sui contenuti del sistema penitenziario, illustrando l´idea di istituzione totale ricollegandola a quella di colpa e di esclusione sociale, soprattutto quando si é in presenza di misfatti, talora anche gravi, che turbano quella che vorremmo fosse la civile convivenza.
BREVE DESCRIZIONE
Le informazioni contenute nel corso permetteranno di:
-comprendere il concetto di reclusione come percorso radicale e ampio dalle risonanze molteplici, inteso sia come castigo e punizione, che come condizione in grado di logorare e deteriorare lentamente l´esistenza di un colpevole;
-immedesimarsi nel processo psicologico di un detenuto passando per l´interesse generale suscitato da uno sconvolgimento dell´ordine pubblico fino ad arrivare alla sicurezza personale, alla difesa dei valori sociali, alla sufficienza di mettere al riparo l´umanità dalle imprese criminali.
È ben accetto un feedback finale dello studente per evidenziare punti di forza e debolezza scaturiti da quest´esperienza formativa.
PERCHÉ' SCEGLIERE IL CORSO
Il contenuto è suddiviso in 9 moduli da 12/15 minuti. Sono previste attività didattiche per ogni sezione, materiale aggiuntivo, fonti bibliografiche, esercitazioni, dettagli normativi e una valutazione finale sotto forma di test con domande aperte. Le mie lezioni sono rivolte a tutti coloro che sono interessati all´analisi psicologica del mondo penitenziario; che esplorano per la prima volta la complessa dimensione criminologica carceraria o chi già opera professionalmente nel settore: psicologi, educatori, assistenti sociali, operatori socio-assistenziali, medici, psicoterapeuti, forze dell´ordine e sociologici.
STRUTTURAZIONE dei MODULI
I moduli che tratterò sono:
-
L´esilio umano
-
La prisonizzazione
-
Il trauma della carcerazione
-
Il corpo recluso e il linguaggio dei sensi
-
La spersonalizzazione
-
La regressione e il marchio fisico
-
La solitudine incombe
-
La detenzione emotiva
-
Introduzione alla normativa fondamentale
Esercitazione finale: questionario con domande a scelta multipla.
Test finale con domande aperte.
Ulteriore materiale didattico verrà distribuito nel corso delle lezioni.
PARTICOLARITA'
Questo mio tanto amato corso rileva la necessità di comprendere in fondo i percorsi di coloro che attraversano lo stato detentivo, affinché possano apprendere una nuova modalità di affrontare loro stessi prima ancora di ogni altra criticità. Il presupposto è che venga riconosciuto il bene e il male, e che il reo possa essere disposto all´attraversamento di un processo interiore di revisione critica, che porta a un riflettere sul danno sociale commesso. Accogliendo questa visione prettamente teorica, però una serie di interrogativi incalzano. Vengono realmente valutate tutte le conseguenze causate da un sistema istituzionale di reclusione all´interno del quale il detenuto sviluppa con il tempo un alto grado di insicurezza?
Un detenuto modello, comunque passivo, che si adegua alle circostanze restrittive potrà essere in futuro un buon cittadino o sarà piuttosto un peso morto che preferirà ritornare tra le mura della cella, perché incapace di affrontare gli eventi?
COSA IMPARERAI
Il processo di infantilizzazione, che segue un andamento fortemente variabile a seconda del soggetto e della durata della detenzione, porta alla perdita di una buona parte delle capacità di autogestione delle attività quotidiane. A fine pena, il detenuto sopravvissuto non può che apparire confuso e disorientato, a volte totalmente incapace di ascoltare e di reagire. Basterebbe osservare i corpi reclusi di qualsiasi struttura, per rendersi conto del livello di deformità raggiunta e di quanto questa situazione di solitudine imposta risulti la maggior parte delle volte deleteria. L´istituzione non ha più al suo interno la giusta spinta per rinnovarsi, si tratta di una popolazione di uomini vestiti di paura, di stanchezza e di inutili aspettative.
CONTENUTI
Il corso prevede una precisa organizzazione didattica, con l´alternanza di momenti introduttivi teorici e di attività di tipo riflessivo. Alla fine del percorso lo studente avrà affinato le sue
1) capacità disciplinari:
-Conoscenza e comprensione dei principi, delle regole e degli strumenti operativi nel mondo dell´istituzione penitenziaria.
-Abilità di riflessione su alcune delle tematiche carcerarie che non sempre emergono dagli altri contesti in modo chiaro ed esaustivo.
2) capacità trasversali/ soft skills:
-Autonomia di giudizio: lo studente dovrebbe saper riflettere autonomamente in merito a circostanze esistenti sul territorio nazionale.
-Autonomia di studio: il partecipante al termine del percorso di studio dovrebbe mostrare maggiore capacità di apprendimento che gli consenta di continuare il percorso di formazione in maniera indipendentemente.