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ADOLESCENZA: ALCOL DIPENDENZA

PRESENTAZIONE

Molti ragazzi e genitori si rivolgono a docenti, psicologi ed educatori, a volte con scetticismo, chiedendoci quali siano i reali danni dell’alcol sul cervello durante la fase di crescita. Pensano che in realtà le numerose raccomandazioni a non usare alcun tipo di bevanda alcolica siano solo semplici allarmismi. Le argomentazioni scientifiche che si producono per dimostrare quanto le sostanze possono essere dannose per la struttura cerebrale e quindi per la mente di un giovane o giovanissimo sono moltissime, ma spesso di difficile comunicazione e spiegazione per la loro complessità.

Un’informazione su tutte però appare particolarmente comprensibile nella sua drammatica chiarezza: il cervello, la mente e il corpo iniziano la loro maturazione acquisendo gli stimoli del mondo esterno a partire dalla nascita, ma completa tale processo tra i 18 e i 20 anni con importanti varianti individuali.

Per questa ragione ho ritenuto opportuno trattare un tema del genere.

Va chiarito che tutte le sostanze stupefacenti sono psicoattive e in grado, anche a basse dosi, di interferire con qualsiasi maturazione cerebrale. Mentre le cellule cerebrali maturano e le relazioni tra esse

si consolidano, l’adolescente sviluppa sempre di più la sua personalità e il suo funzionamento mentale.

Risulta evidente che, se il cervello di un ragazzo in piena maturazione, viene bombardato con sostanze in grado di stimolare enormemente e intossicare le cellule nervose in evoluzione (e quindi particolarmente sensibili) non potrà avere uno sviluppo fisiologico ma sarà deviato dalla sua naturale evoluzione.

DESCRIZIONE

I danni quindi, che queste sostanze sono in grado di produrre nel cervello dei ragazzi, che è la fascia di popolazione che ci preoccupa di più, scardinano importanti e delicati sistemi neuropsicologici all’interno di un sistema cerebrale in piena maturazione, creando, oltre a documentabili danni fisici, anche il persistere di percezioni alterate del proprio essere e del mondo esterno.

Queste percezioni vengono memorizzate dall’individuo creando quindi una distorsione cognitiva che può permanere per moltissimo tempo se non addirittura per tutta la vita, condizionando il sentire, il pensare, il volere e, in ultima analisi, il proprio comportamento.

Molti ragazzi usano nell’età dell’adolescenza un’enorme quantità di alcol esponendo se stessi a una violenza neurologica e psichica di cui ignorano sicuramente la gravità. Spero che quanto qui scritto possa far riflettere a tutti sulla cosa migliore da fare.

Pur rappresentando una sostanza giuridicamente legale, l’alcol è una sostanza psicotropa che può dare dipendenza, oltre a causare patologie, traumi gravi, incidenti, turbe mentali e del comportamento. Come tutte le droghe, anche questa possiede un potere psicoattivo, è in grado cioè di modificare il funzionamento del cervello. La sua assunzione protratta nel tempo induce assuefazione, in quanto per ottenere lo stesso effetto bisogna aumentarne la dose.

Può nel tempo instaurarsi un legame specifico che condiziona negativamente lo stile di vita della persona che ne fa uso, mettendone a rischio la salute fisica, psichica, familiare e sociale.

Secondo l'OMS in Europa si ha il più elevato consumo alcolico al mondo. Il consumo per abitante è il doppio rispetto alla media mondiale. L'alcol è il terzo fattore di rischio per i decessi e per le invalidità in Europa, e il principale fattore di rischio per la salute dei giovani. L’incidenza delle malattie riconducibili all’alcol in Europa è doppio rispetto alla media mondiale.

CONTENUTO

L’alcol è parte integrante della nostra società e della nostra cultura, e una grande maggioranza di giovani ne fa un uso regolare. Ma il rapporto con questa sostanza è una cosa che va appresa, ed è uno dei tanti compiti che gli adolescenti devono affrontare.

I genitori possono fare molto affinché i bambini e i ragazzi apprendano un atteggiamento responsabile nei confronti dell’alcol, atteggiamento che non esclude il piacere ma aiuta a impedire una possibile dipendenza. Tramite una corretta informazione e un confronto personale con l’argomento gli adulti possono dare sostegno agli adolescenti. Con questo corso vorrei fornire informazioni utili a chiunque fosse interessato per parlare e relazionarsi con il mondo esterno in modo obiettivo e possibilmente non conflittuale. Gli adolescenti non vivono solamente grandi cambiamenti fisici e psichici: vengono anche investiti di nuove e diverse aspettative, ed assumono sempre maggiori responsabilità. I bambini e i ragazzi che si accingono a entrare nel mondo degli adulti devono far fronte a una serie di compiti, estremamente complessi.

Un consumo regolare e problematico d’alcol compromette la salute, danneggiando gli organi interni, compromettendo le funzioni cerebrali e il sistema nervoso, portando spesso alla dipendenza.

Gli adolescenti che hanno fiducia nel mondo esterno possono parlare con serenità e tranquillità delle loro difficoltà, problemi, emozioni, esperienze ma anche dei loro esperimenti e dello spingersi fino ai confini per crescere, ricorreranno meno all’alcol o ad altre sostanze rispetto a quelli che a casa non possono parlare con nessuno. Molte delle condotte giovanili sono sempre più pericolose, perché non sono più in grado di controllare il proprio comportamento, corrono un maggior rischio di incidenti e il loro potenziale aggressivo aumenta. C’è inoltre il pericolo di un’intossicazione fino al coma etilico. Bisogna ricordare che: bere e seguire condotte invasive in modo frequente e regolare fa in modo che il corpo si abitui e che faccia sempre più fatica ad allontanarsene man mano che si cresce.

STRUTTURA MODULARE

 

Il corso si suddivide in 16 moduli complessivi così ripartiti:

 

MODULO I: Quadro generale

MODULO II: Effetti dell’alcol sul cervello adolescente

MODULO III: Alcol e società

MODULO IV: Donne-alcol/ Alcol-società

MODULO V: Effetti e interazioni delle sostanze alcoliche

MODULO VI: Effetti sul sistema nervoso centrale e sul cervello

MODULO VII: Dipendenza alcolica

MODULO VIII A/B: Quadro diagnostico

MODULO IX: Valutazione e intervento

MODULO X: Falsi miti sull’alcol

MODULO XI: Documenti e dichiarazioni internazionali

MODULO XII: Basi biologiche dell’addiction

MODULO XIII: Glossario

MODULO XIV: Farmacologia dell’alcolismo

MODULO XV: Consumo dannoso dell’alcol

MODULO XVI: Visioni video

 

Test finale con domande aperte.

Materiale aggiuntivo su richiesta.

OBIETTIVO

L'alcol è uno dei principali fattori di rischio per la salute. Bere è una libera scelta individuale e familiare, ma è necessario essere consapevoli che rappresenta comunque un rischio per la propria salute e, spesso, anche per quella degli altri.

A differenza del fumo, i cui effetti negativi sulla salute si possono subire dopo decenni di uso abituale di sigarette, l’alcol può esporre a forti rischi anche in seguito a un singolo episodio di consumo, spesso erroneamente valutato come moderato. In termini di sicurezza stradale è infatti noto che possono essere sufficienti appena due bicchieri di una bevanda alcolica per incrementare notevolmente il rischio di incidenti causati dall’inevitabile rallentamento della capacità di reagire prontamente agli stimoli acustici, luminosi e spaziali. Anche per questa ragione non è possibile sulla base delle conoscenze attuali identificare quantità di consumo alcolico raccomandabili o sicure per la salute.

Sarebbe peraltro improprio raccomandare l’assunzione di una sostanza tossica o capace di indurre dipendenza, essendo una droga.

Oggi è considerato più adeguato per la tutela della salute dell’individuo parlare di quantità a basso rischio, evidenziando che il rischio esiste a qualunque livello di consumo e aumenta progressivamente con l’incremento delle quantità di bevande alcoliche consumate. La promozione della salute consiste nel dare corrette informazioni sul possibile rischio genetico, sulla necessità di abolire l’alcool, sulle problematiche della nutrizione, sulla necessità di profilassi e di un supporto sociale ed emozionale tempestivo. Le conoscenze scientifiche attuali dimostrano che l’incidenza di molte patologie è legata agli stili di vita. La riduzione dei danni sanitari e sociali causati dall’alcol è, attualmente, uno dei più importanti obiettivi di salute pubblica, che la gran parte degli Stati persegue per migliorare la qualità della vita dei propri cittadini, specie dei più giovani.

Numerose evidenze dimostrano che gli adolescenti in particolare che abusano di alcol risultano più frequentemente inclini a comportamenti ad alto rischio per sé e per gli altri, nonché al fumo e/o all’abuso di droghe rispetto ai coetanei astemi. L’alcol agisce come ponte per gli individui più piccoli, rappresentando una delle possibili modalità di approccio a sostanze illegali, le cui conseguenze spesso si estendono ben oltre la salute del soggetto che ne fa direttamente uso. La salute e il benessere di molti appaiono seriamente minacciati dall'uso di alcol e di altre sostanze psicoattive. Da un punto di vista di salute pubblica, il messaggio è chiaro: non esistono evidenze scientificamente fondate per stabilire un limite sicuro di consumo di alcol e ciò in particolare per coloro che sono in fase evolutiva, che costituiscono i gruppi più vulnerabili. Molti sono anche vittime delle conseguenze del consumo di alcol di altri, in particolare dei membri della famiglia, causa di rotture dei legami genitoriali, povertà economica ed emotiva, abbandoni, abusi, violenze e perdita di opportunità.

MARISOL - MENTORING SCHOOL Project "ONE-TO-ONE"

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