MARISOL - MENTORING SCHOOL
"ONE-TO-ONE"
LAVORO MINORILE
Il lavoro minorile è definito come l’attività lavorativa che priva i bambini e le bambine della loro infanzia, della loro dignità e influisce negativamente sul loro sviluppo psico-fisico. Esso comprende varie forme di sfruttamento e abuso spesso causate da condizioni di estrema povertà, dalla mancata possibilità di istruzione, da situazioni economiche e politiche in cui i diritti dei bambini e delle bambine non vengono rispettati, a vantaggio dei profitti e dei guadagni degli adulti. Ai bambini in situazione di lavoro minorile viene negato il diritto di andare a scuola, la possibilità di giocare e di godere dei loro affetti. Molti bambini sono coinvolti nei processi produttivi dell’economia globalizzata: in agricoltura, in miniera, nei servizi e nelle industrie per la produzione di beni destinati all’esportazione. Essi sono spesso reclusi, emarginati, esposti a sofferenze fisiche e psicologiche.
Il lavoro minorile interessa quelle aree in cui, a causa di povertà e isolamento sociale, i bambini sono visti come una risorsa da impiegare in lavori di forza, in condizioni di igiene e sicurezza precarie.
Questo tipo di sfruttamento è mentalmente e fisicamente pericoloso per il bambino e lo priva della possibilità di studiare e di poter aspirare a un futuro diverso e migliore. Sono 152 milioni i bambini costretti a lavorare nel mondo, la metà dei quali ha tra i 5 e gli 11 anni. Per questo motivo è importante agire dove il fenomeno è più diffuso, per sensibilizzare, aiutare le famiglie e permettere a questi bambini un’infanzia felice.
Conseguenze:
• problemi fisici e psicologici a causa dei lavori altamente usuranti;
• violenze e abusi fisici e psicologici;
• abbandono scolastico e mancanza di istruzione;
• isolamento sociale.