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GIOVENTU'

Nelle comunità in cui la scuola non è accessibile o molto limitata, come nei Paesi più arretrati, il giovane attinge la sua formazione esclusivamente dall'esempio e dalle regole imposte dai genitori o dal clan familiare, per passare successivamente all'esempio dato dal comportamento degli adulti del suo stesso gruppo etnico, presentandosi alla vita con forti carenze culturali e diventando così preda facile di magie, superstizioni, idolatrie e lotte tribali/etniche/religiose di vario genere. Il ruolo dei genitori è fondamentale soprattutto nel periodo dei primi cineu/ sei anni, a partire dal periodo fetale in poi.
In questa prima fase il cervello del bambino assimila in modo duraturo gli insegnamenti e i comportamenti dei genitori e dei parenti a lui più vicini. E' il periodo in cui si possono formare dei complessi che il bambino si porterà dentro per tutta la vita. Nel periodo scolastico inizia ad avere rapporti e confronti coi propri compagni di classe e con gli insegnanti. E' anche il periodo, però, in cui s'affacciano i doveri, in contrasto col totale egoismo assecondato nel precedente periodo. Nessuno è ben disposto verso i propri doveri, anche se a volte alcuni bambini, per compiacere i genitori, possono trovare gratificazione anche nell'essere obbedienti, ma sono eccezioni.
Certamente alcuni giovani possono nascere, o mostrare precocemente un temperamento particolarmente difficile o con squilibri che si manifestano con eccessi tra questi estremi:

-iperattività 
-eccessiva pigrizia
-timidezza, eccessiva intrusione
-spavalderia, aggressività, violenza
-meticolosità, precisione, pignoleria
-frequente cialtroneria
-curiosità, molteplicità di interessi 
-estrema indifferenza, superficialità, noia
-comportamento competitivo 
-comportamento collaborativo

I ragazzi che soffrono di questi estremi sono ovviamente i più difficili da normalizzare e richiedono particolari interventi psicologici.

MARISOL - MENTORING SCHOOL Project "ONE-TO-ONE"

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