MARISOL - MENTORING SCHOOL
"ONE-TO-ONE"
ADOLESCENZA
PARTICOLARITA'

Alla base del processo di crescita e sviluppo personale di ogni adolescente c’è la costruzione di una identità unica e definita che gli consenta di dare una precisa definizione di sé in termini di personalità, valori, preferenze, motivazioni, convinzioni e credenze rispetto a sé, il mondo che lo circonda, le altre persone con le quali entra in relazione. Per la sua complessità tale processo è ricco di ostacoli e difficoltà, per questo l’adolescente ha necessità di essere supportato ed accompagnato nonostante i suoi comportamenti o le sue richieste vengano spesso considerate dai genitori come qualcosa da correggere o punire.
L’adolescenza è un processo evolutivo che non riguarda solo i ragazzi, ma l’intera famiglia. Frequentemente infatti i genitori si dicono: «….Non lo riconosco più… non so cosa gli stia succedendo….». Ciò dimostra come questo processo non lasci indifferenti le persone intorno all’adolescente, specialmente i genitori, ma li coinvolga direttamente chiedendo loro lo sforzo di rivedere il proprio ruolo e quello del proprio figlio in virtù delle nuove esigenze legate alla crescita e alla maturazione.
Fondamentale per l’adolescente in questo periodo è il ruolo dei modelli, cioè degli esempi dai quali trarre ispirazione per decidere chi vuole essere da grande, che cosa vuole realizzare, che tipo di obiettivi si vuole porre e come può fare a raggiungerli. Tali modelli vengono ricercati non solo all’interno della famiglia ma anche all’esterno e questo fatto è estremamente positivo in quanto consente al ragazzo di avere una molteplicità di possibili scelte davanti a sé. La molteplicità è fonte di ricchezza ma può generare anche confusione e indecisione, ecco perché i genitori dovrebbero cercare di guidare e supportare i ragazzi nelle scelte senza però decidere per loro.
GENITORI

Cosa possono fare i genitori per affrontare queste situazioni?
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Mostrare di essere comunque persone affidabili e presenti, anche se non perfette ed esenti da critiche. Non considerare più i genitori modelli perfetti e infallibili rappresenta l’acquisizione di una nuova modalità di pensiero critico che aiuterà l’adolescente nel suo percorso di maturazione verso l’età adulta. I genitori da parte loro potranno comunque fornire un esempio da seguire e dimostrare con i propri comportamenti la loro presenza, il loro sostegno, ma anche la loro fragilità ed “umanità”.
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Garantire sicurezza, gestendo prima di tutto la propria ansia e la propria paura. Per aiutare i figli a trovare un proprio equilibrio ed una propria stabilità emotiva durante questo difficile percorso è importante che i genitori affrontino innanzi tutto le proprie emozioni rispetto a questi cambiamenti. Sia nei confronti dei figli, sia del proprio ruolo, sia della relazione stessa. Quanto più i genitori saranno in grado di gestire positivamente i cambiamenti e quindi sperimentare emozioni positive in relazione ad essi, tanto più sapranno fornire un nuovo modello funzionale ed emotivamente sicuro ai propri figli.
Di seguito una serie di segnali, che gli esperti ritengono siano utili a genitori e insegnanti per riconoscere la presenza di rischio psicopatologico e l’opportunità di una valutazione più approfondita.
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Improvviso calo del rendimento scolastico o lavorativo
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Alterazione del ciclo sonno-veglia con insonnia notturna e sonnolenza durante il giorno
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Difficoltà di concentrazione e memorizzazione che possono compromettere il pensiero, il ragionamento e le prestazioni scolastiche o lavorative
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Mancanza di scopi e perdita degli interessi con apparente incapacità/difficoltà a provare piacere
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Trascuratezza di sé, dell’igiene personale, dell’alimentazione ecc.
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Isolamento sociale con progressivo evitamento dei rapporti con gli altri e rifugio in un mondo proprio
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Emotività alterata sul versante dell’appiattimento e perdita di interesse e/o sul versante dell’ipereccitabilità e dell’euforia. Entrambi gli stati possono essere riconoscibili anche dalla mimica facciale la cui espressione risulterà rispettivamente cristallizzata in un’espressione rigida e neutra oppure risulterà esagerata e spesso inadeguata nelle diverse situazioni.
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Convinzioni bizzarre e inattaccabili che non corrispondono alla realtà e contrastano con il comune buon senso.
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Comportamenti ritualistici, come ripetere gesti o formule, ai quali viene data una spiegazione bizzarra spesso di tipo magico
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Deliri o allucinazioni riguardanti la realtà esterna o il proprio corpo. Tali sintomi (specialmente le allucinazioni) sono spesso difficilmente identificabili in quanto possono non essere riconosciuti dallo stesso individuo o vengono nascosti nel vissuto interno, è necessaria perciò un’osservazione più esperta.
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Familiarità psichiatrica: una storia di patologia psichiatrica in uno o più componenti della famiglia (anche in passato) costituisce un ulteriore fattore di rischio.