MARISOL - MENTORING SCHOOL
"ONE-TO-ONE"
DIPENDENZA e PSICOLOGIA
PRESENTAZIONE
La presenza di un disturbo correlato a sostanze si caratterizza per un uso continuativo nonostante l’insorgenza di sintomi cognitivi, comportamentali e fisiologici che generano elevato grado di difficoltà. Un’ulteriore caratteristica è l’alterazione che il consumo provoca a livello neuronale e che si esprime, talvolta anche dopo la disintossicazione, nelle numerose ricadute e nell’intenso desiderio per la sostanza stessa.
A prescindere dal tipo di sostanza, le dipendenze patologiche presentano un insieme di comportamenti caratteristici elencati nei seguenti criteri:
1) Ridotte capacita di controllo sull’uso della sostanza:
la persona ne fa un uso eccessivo o la assume per periodi di tempo più lunghi del previsto;
è presente il desiderio di smettere o ridurne l’uso, associati a tentativi che non riscuotono successo;
la persona impiega molto tempo nel cercare di reperire la sostanza, nel farne uso o nel riprendersi dai suoi effetti;
è presente craving, ovvero un intenso desiderio della sostanza che può manifestarsi in qualunque momento ma è più probabile avvenga in presenza di stimoli associati alla stessa.
2) Compromissione del funzionamento sociale:
incapacità di portare a termini i compiti a casa, a scuola o sul lavoro;
uso continuativo della sostanza nonostante questo provochi o aggravi ricorrenti problemi sociali o interpersonali;
la persona riduce o interrompe importanti attività sociali o ricreative;
la persona si ritira dalla vita familiare o ricreativa per fare uso della sostanza.
3) Utilizzo rischioso della sostanza:
la persona ne fa uso in situazioni fisicamente rischiose (esempio: alla guida)
il consumo non viene interrotto nonostante provochi o aggravi ricorrenti problemi fisici o psicologici;
l’elemento chiave di questa classe di sintomi non è dato dalla presenza di un problema fisico o psicologico in sé, ma dall’incapacità del soggetto di astenersi nonostante le difficoltà che il consumo genera.
4) Aspetti farmacologici:
tolleranza: la stessa quantità di sostanza non produce più gli effetti desiderati, che possono essere raggiunti solamente con aumento della dose. Il grado di tolleranza varia marcatamente da persona a persona e tra i diversi tipi di sostanze.
astinenza: si presenta al decrescere della quantità di sostanza presente nel sangue o nei tessuti di una persona che ne ha fatto un forte uso. I sintomi variano marcatamente a seconda del tipo di sostanza e sono particolarmente intensi e comuni per alcool, oppioidi, sedativi, ipnotici e ansiolitici, possono essere meno intensi per con stimolanti tabacco e cannabis e non sempre si verificano con allucinogeni e inalanti, tanto che questo criterio non viene inserito nella diagnosi per questo genere di droghe.
DESCRIZIONE
Con il termine Dipendenza si intende una condizione in cui l’organismo ha bisogno di una determinata sostanza per funzionare e sviluppa una dipendenza fisico-chimica da essa. Spesso il termine addiction è usato come sinonimo di dipendenza, tuttavia il termine Addiction, denota la dipendenza che spinge l’individuo alla ricerca dell’oggetto di dipendenza, senza il quale la sua esistenza diventa priva di significato: è dunque un coinvolgimento crescente e persistente della persona al punto che l’oggetto di dipendenza pervade i suoi pensieri ed il suo comportamento.Gli elementi fondamentali che caratterizzano le dipendenze patologiche e, in specifico, anche un’ addiction, sono due: non poter fare a meno di qualcosa o non poter rinunciare ad un comportamento senza sperimentare disagio e la centralità che assume il prodotto o comportamento nell’esistenza dell’individuo, la quale non ha più senso senza l’oggetto di dipendenza.
CONTENUTO
Le dipendenze si dividono in due macro-categorie:
-le dipendenze da sostanze
-le dipendenze comportamentali
Sussman nel 2012 ha identificato dodici categorie allo scopo di chiarire ulteriormente questo fenomeno estremamente complesso.
Quali sono esattamente?
Le dipendenze correlate all’uso di sostanze stupefacenti, al cibo e a comportamenti anti-sociali, quelle che si collegano a ogni forma tecnologica, il gambling, la professione e le attività lavorative o la sfera sociale e relazionale; la perfezione fisica come la chirurgia estetica; quelle connesse alla tendenza a fantasticare come l’isolamento, l´esercizio fisico, le ossessioni spirituali, la ricerca del dolore fisico, l´automutilazione, lo shopping.
NEW ADDICTION
Nell’ultimo decennio i concetti di abuso e di dipendenza hanno subito una dilatazione notevole: mentre all’inizio si riferivano esclusivamente al consumo di sostanze come l’alcol e l’eroina, l’attuale spettro delle dipendenze include un gruppo multiforme di disturbi in cui l’ oggetto della dipendenza non è solo una sostanza, bensì un’attività lecita e socialmente accettata, se non addirittura incoraggiata. Valleur e Matysiak nel 2004 hanno evidenziato come le nuove dipendenze o new addictions quali gioco d’azzardo, internet, sesso, lavoro, telefono cellulare e shopping compulsivo siano malattie della postmodernità. Le new addictions e le addictions in generale possono essere sia passive, sia attive hanno le proprietà di induzione e di rinforzo, che possono favorire la tendenza alla dipendenza.
STRUTTURA MODULARE
Modulo 1: Introduzione
Modulo 2: Neurobiologia
Modulo 3: Gioco Azzardo Patologico (GAP)
Modulo 4: Spettro compulsivo-impulsivo
Modulo 5: Internet-dipendenza
Modulo 6: Sesso-dipendenza
Modulo 7: Sport-dipendenza
Modulo 8: lavoro-dipendenza
Modulo 9: Shopping compulsivo
Modulo 10: Dipendenza da sostanze
OBIETTIVO
Gli elementi comuni riscontrati in tutti i tipi di dipendenze patologiche sono i seguenti:
• piacere e sollievo, sensazioni gradevoli ma limitate ai periodi iniziali dell’uso della sostanza o della messa in atto del comportamento, fase denominata “luna di miele”;
• dominanza o idea prevalente riferita alla sostanza o al comportamento, per cui vi è l’impossibilità di resistere all’impulso di assunzione o pratica, vissuta con modalità compulsive;
• craving, sensazione crescente di tensione e desiderio che precede l’assunzione della sostanza o la pratica del comportamento;
• instabilità dell’umore;
• tolleranza, ossia la progressiva necessità di incrementare la quantità di sostanza o tempo dedicato al comportamento per ottenere l’effetto piacevole, il quale tenderebbe altrimenti ad esaurirsi;
• discontrollo, la progressiva sensazione di perdita di controllo sull’assunzione della sostanza o esecuzione del comportamento;
• astinenza, il profondo disagio fisico e psichico conseguente all’interruzione o alla ridotta assunzione della sostanza o alla riduzione del tempo dedicato alla messa in atto del comportamento;
• conflitto e persistenza, dovuti all’incapacità di porre fine all’assunzione di una sostanza o alla pratica di un comportamento nonostante le evidenti conseguenze sulla vita dell’individuo;
• ricadute, ossia la tendenza a riavvicinarsi alla sostanza o ad attuare il comportamento dopo un periodo di interruzione;
• poliabuso, ossia la tendenza ad assumere più sostanze o praticare più comportamenti e cross-dipendenza, ossia la tendenza a passare da una dipendenza all’altra nell’arco della storia di vita;
• fattori di rischio comuni, quali sensation seeking, impulsività, difficoltà nella regolazione emotiva, inadeguato ambiente di sviluppo genitoriale, attaccamento insicuro e presenza di traumi.